Forte Cherle

 

La Storia

Nella sua struttura Forte Cherle ricalca il modello di tutti gli altri forti lungo la linea difensiva che vedeva a terra i locali di servizio (centrale elettrica, telefonica, depositi, infermeria comando e guarnigione) con casematte in pietra coperte in cemento e a distanza di sicurezza si trovavano le cupole dei cannoni e le postazioni di mitragliatrici. Progettato dall’Ing. Eugen Luschinski prese il soprannome di forte werk Sebastian a 1445 m. Anche questo come gli altri, era autonomo di viveri e munizioni. Disponeva di un capiente deposito di acqua alimentato da un acquedotto che prelevava acqua dal torrente Astico, con cisterne di carburante per il funzioanmento del gruppo elettrogeno, deposito di munizioni, stazione telefonica, e due postazioni ottiche rivolte verso Forte Sommo e monte Rust. A est si avvaleva di una postazione avanzata dove in caso di necessità attraverso un tunnel sotterraneo avveniva la rapida evacuazione dei Militari. Dalla frazione di Cueli una teleferica saliva il versante settentrionale permettendone i rifornimenti quando scarsi. Era un forte di prima linea che venne ampliamente bombardato e tenuto sotto tiro italiano dalle vicine postazioni presenti a Campomolon, Coston d’Arsiero, Monte Coston, e Costa d’Agra. Era Comandato dal Capitano Edmund Proksch. Dotato di una difesa passiva costituita dal fossato e ampi reticolati tutti attorno. Quattro gli obici collocati nella batteria del Traditor della casamatta e due cannoni per la difesa ravvicinata. Con il Forte Somma a 1614 m. teneva sotto controllo il passo della Borcola e le zoen antistanti. Il puzzo dello scoppio delle granate era notevole in quanto si trattava di ecrasite. Venivano sparati contro le linee italiane anche proiettili illuminanti e i famosi schrapnel a tiro si sbarramento.

forte cherle1

 

6

2

IL FORTE NEL 1915

34

                             IL FORTE NEL 1937                                                                  IL FORTE OGGI

36 35

34 33

3231

AI DEPOSITI                                                                               I DEPOSITI

30 29

VASCA RACCOGLI ACQUA                                                        USCITA LATERALE

2827

AI DEPOSITI MUNIZIONI                                                                           CENTRALE TELEFONICA

2524

ALLE CUPOLE DEI CANNONI

26   23

22 21

CUNICOLI

20 20

AI PIANI SUPERIORI

19 18

17 16

15 14

13 12

11 10

FERITOIE AGLI INGRESSI

9 8

7

4249

48 47

46 45

44 43

40 41

37 38

39

 

Come arrivarci

Uscita autostradale a Piovene Rocchette.All’uscita poco dopo svoltare a sx per Trento. Seguire indicazioni Tonezza Trento. Ad un certo punto la direttiva da seguire sarà quella della Val d’Astico e non più Tonezza che si lascerà sulla sx. In questo caso si dovranno seguire le indicazioni per Trento Lavarone Folgaria. Arrivati a Lavarone si prosegue verso Folgaria. In prossimità del Passo Sommo c’è una deviazione. Svoltare a dx per Tonezza Fiorentini e Cherle. A metà strada sulla dx si potrà notare una scalinata (quella dell’Imperatore) che porta all’ex ospedale militare di Val Fredda. Alla sx invece si noterà una strada sterrata con una funivia non in uso. Quella strada (ex militare) porta a piedi al forte Cherle. Appena entrati sulla destra si potrà notare l’ex cimitero Austro Ungarico. Dopo la tappa, si continui fino a quando non si noterà in cima sulla sx un ristorante. Si parcheggi. Una volta scesi si segua verso dx la cima che si vede (con le piste e funivie sulla sx) entrando nel piccolo bosco. Avanti una decina di minuti e si arriverà al forte. Percorribile senza fatica.

Uscita a Rovereto. All’uscita di Rovereto, seguire le indicazioni per Folgaria. Quindi, arrivati a Folgaria si arrivi al passo Sommo. Svoltare a dx per Tonezza Fiorentini e Cherle. A metà strada sulla dx si potrà notare una scalinata (quella dell’Imperatore) che porta all’ex ospedale militare di Val Fredda. Alla sx invece si noterà una strada sterrata con una funivia non in uso. Quella strada (ex militare) porta a piedi al forte Cherle. Appena entrati sulla destra si potrà notare l’ex cimitero Austro Ungarico. Dopo la tappa, si continui fino a quando non si noterà in cima sulla sx un ristorante. Si parcheggi. Una volta scesi si segua verso dx la cima che si vede (con le piste e funivie sulla sx) entrando nel piccolo bosco. Avanti una decina di minuti e si arriverà al forte. Percorribile senza fatica.

OBBLIGATORIE SCARPE ANTISCIVOLO (no ginnastica o con suole che scivolano) E MUNIRSI DI PILE E TORCE PER LA VISITA INTERNA.

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